martedì 20 novembre 2007

VOLERE O VOLARE?

VOLERE O VOLARE?

Spunti di riflessione…

Partendo dalla famiglia quale tipologia di organizzazione primaria e anche come unità costitutiva della società. Arrivando al singolo individuo che si pone ogni giorno quale decision maker, il quale

fronteggia una miriade di difficoltà e ostacoli anche inconsapevole di ciò.

Toccando argomenti che prendono il nome di processi decisionali, conformità a regole, razionalità limitata, identità, euristiche, dilemmi decisionali, decisioni in team o in gruppi e quanti altri..

Ci si pone una serie di quesiti quali:

è possibile che nel processo decisionale subentri l’intuito o altri fattori?Fattori del tipo irrazionali?

Cosa ci spinge ad una decisione?Che valenza ha in tutto ciò il nostro grado di expertise?

Come possono i grandi studiosi, avendo formulato grandi filoni di pensiero aiutarci a toccare con mano i processi che affrontiamo quando prendiamo una decisione?

Può la conformità a regole, condizionarci durante un processo decisionale?

E l’appartenenza alla razionalità limitata?

In che modo “il prendere decisioni” è stato studiato e rappresentato nelle arte figurative e non solo, bensì in tutte le rappresentazioni che hanno a che fare con l’intelletto?

A partire da Adamo, l’uomo ha dovuto fronteggiare le difficoltà di prendere una decisione in qualunque momento della sua vita..

E così come se non bastasse oltre quelle reali ci sono quelle rappresentate da scene di film o descrizioni di romanzi che ci spingono a riflettere e rispecchiarci nella situazione citata.

Bastano poche piccole rappresentazione per collegare i piccoli pezzi di puzzle che è la nostra conoscenza. E perché no l’anello mancante di tutto il processo che ci porta a spiegare il”nostro”processo decisionale potrebbe svelarsi essere proprio quello che di più semplice ci si possa aspettare…l’istinto…

L’emozione, l’irrazionalità, il soddisfacimento di un bisogno può avere ruolo determinante in un processo decisionale?

E perché no è proprio il processo decisionale a collocarsi come soddisfacimento di bisogno generico o bisogno specifico?

E perchè?

Tanti hanno dedicato fiumi di inchiostro a questo ”dilemma” ma restano ancora alcuni “dubbi” se non “curiosità”.

Se l’uomo è un animale sociale ed è capace di volare, così come è capace di decidere non ci saranno

dubbi ad asserire che il processo decisionale può essere collocato come processo caratterizzato da fondamentale naturalezza come il nutrirsi, riposarsi, riprodursi..

STATUO ERGO SUM!