lunedì 11 febbraio 2008

oltre un palmo da terra..pronti per decidere..

Forse la stessa nascita è una presa di decisione, forse decisa dal destino, ma sin dalle nostre più semplici azioni tutto pullula di decisioni.
A volte ci sembra di rivivere la doppia scelta dinanzi cui ci troviamo dinanzi, quasi fossimo catapultati in uno dei film come "Sliding Doors" a dimostrazione del fatto che intraprendo una strada incontriamo determinate situazioni, se avessimo intrapreso un'altra strada avremmo incontrato altre situazioni.

Ma il nostro vissuto ci influenza, ci fa calare con ancora più autorevolezza nella parte del decision maker. E cosa altro meglio di un esempio autobiografico può illustrare come stanno le cose?

Io..Se come ha affermato qualcuno gli uomini son disposti a ricevere i meriti in caso di successo e ad incolpare il destino in caso di fallimento, forse io dovrei partire incolpando il destino...

Da un paio di anni ho problemi di salute abbastanza importanti che tengo sotto controllo ma che non devo mai sottovalutare. Il consiglio di primo impatto fu di riposarmi senza continuare l'università..Ma io ho sempre creduto fermamente in ciò che facevo e per me sarebbe stato sprecato lasciare ciò che stavo facendo sebbene fossi già laureata alla triennale.
La carenza di concentrazione si è fatta sin da subito notare ma non ho mai mollato la presa.
Ho valutato alternative preferenze aspettative?Forse si, fatto sta che ho rischiato alla grande e rischio tuttora facendo finta che nulla mi impedisca di essere come sono..
La scelta è stata quella di continuare normalmente senza fermarsi dinanzi nessuno ostacolo e come un buon decision maker cresciuto cn la propensione al rischio ho valutato ben poco le possibilità di perdita.Perchè?éerchè i guadagni sarebbero stati di gran lunga migliori delle perdite. E' così è stato.
Ma sono stata influenzata anche io da credenze, da conflitti come quelli dei team proprio nell'organizzazione di base che è la famiglia e spesso ci sono state incoerenze, facendomi scontare la differenze tra valori personali ed etica professionale ,da buon studente, non conformandomi completamente alle regole.
Ma grazie alle esperienze, ho potuto maturare un grado di espertise soprattutto nell'ultimo periodo.Grazie ad un'altra organizzazione,stavolta più complessa rispetto alla famiglia:l'università.
Forse anche qui spesso e volentieri abbiamo ragionato sotto forma di team, partnership e perchè no gerarchie e l'apprendimento migliore è derivato proprio da chi si trova a molti gradini più in su di me: i miei insegnanti.
Ultimamente ra conformità a regole, credenze ed esperienze, l'esito più soddisfacente di tutte le decisioni prese è stato quello che si rivela coerente con gli insegnamenti che mi sono stati dati.

"Prendere un voto alto ad un esame non importa, rispetto a ciò che davvero si può impare"..ed è assolutissimamente vero.Più che problemi di voto, il vero problema da porsi è come far frutto di tutto ciò che ci accade, di tuttò ciò che impariamo, più che ogni altra mera utilizzazione della rappresentazione di numeri per descrivere processi...

Tutto ciò per dire che prima di essere decisione, ciò che noi faremo è discussione, tanto è vero che su molte decisioni da prendere si discute solamente ma tra il dire e i far c' è di mezzo il mare..

Ma è la decisione a restituirci quella dimensione di autorevolezza che solo l'essere umano può avere in quanto decisore.

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